Quando e perché cambiano gli equilibri geopolitici
Quando la diffusione delle tattiche di guerra supera la diffusione delle tecnologie militari ci sono degli sconvolgimenti geopolitici, ieri come oggi. I dati dell'età del bronzo.
1. Il rapporto tra tattiche e tecnologie di guerra
Nei post precedenti abbiamo usato i dati storici del Chronos dataset per creare l’infografica che raffigura il rapporto tra la diffusione delle tattiche di guerra e la diffusione delle tecnologie, che per prima cosa vengono usate per scopi militari. L’infografica, riportata nella figura, mostra chiaramente una cosa: quando la diffusione delle tattiche di guerra supera la diffusione delle tecnologie militari ci sono degli sconvolgimenti geopolitici, perché le società che erano egemoni in un’area grazie alle tecnologie perdono il loro predominio.
Nella storia ci sono stati due momenti in particolare in cui è successo questo: il crollo del tardo calcolitico e il collasso dell’età del bronzo. Nel tardo calcolitico si moltiplicano le città-stato fortificate che producono oggetti di rame e si fanno guerra. Verso il 3000 a.C. almeno due culture egemoni nella loro area entrano in crisi e scompaiono: la società di Uruk in Mesopotamia e la società dei Luvi in Turchia.
Quella che segue è l'età del bronzo, verso la fine della quale appare una nuova tattica di guerra che prevede l’uso di cavalli, carri e eserciti di professione. Le città fortificate diventano roccaforti, ma l’obiettivo è controllare un territorio più ampio e tenere il nemico a distanza. Le guerre iniziano a essere fatte di grandi battaglie campali, con eserciti di guerrieri professionisti, addestrati sia con armi da lancio che da mischia. Abbiamo evidenza di soldati professionisti in Mesopotamia verso il 3000 a.C., data dopo la quale inizia la produzione del bronzo, che cambia molti equilibri geopolitici.
2. Il bronzo cambia gli equilibri geopolitici
Il bronzo non è un metallo che si trova in natura, ma una lega di rame e stagno, oppure di rame e arsenico. La nuova lega metallica si rivela abbastanza resistente per forgiare armi da mischia e soprattutto armature per l’esercito. Dunque procurarsi rame e stagno nonché competenze di lavorazione dei metalli diventa essenziale per mantenere il potere militare. Esattamente come avviene oggi per le terre rare e i semiconduttori.
Le prime popolazioni a produrre il bronzo sono quelle di cultura Kura-Araxes che, tra il 2600 e il 2300 a.C., iniziano a espandersi con la forza dalla Georgia verso la Turchia, ricca di miniere sia di rame che di stagno. La nuova lega metallica cambia gli equilibri di potere in tutta l'area del medio oriente. La Mesopotamia e l'Egitto, le superpotenze dell’epoca, non hanno metalli nel sottosuolo, devono importarli dalla Turchia. Le infrastrutture di approvvigionamento diventano strategiche e avvengono diverse guerre per il controllo sulle vie di trasporto delle merci dalla Turchia. Mentre l’Egitto utilizzava anche vie marittime, la Mesopotamia utilizzava in parte vie terrestri e in parte vie fluviali. Solo che in mezzo c’erano gli Assiri.
3. Zone Tax free
Verso il 2300 a.C. Sargon di Akkad riunisce le città della Mesopotamia nel primo impero della storia e ha molto probabilmente bisogno di molto bronzo, ma la cultura dei Kura-Araxes in Turchia collassa proprio in quel periodo. Allora gli Assiri fanno qualcosa di inedito nella storia: convogliano il commercio dei metalli dalla Turchia all’Iraq grazie a colonie commerciali tax free come Kanesh. Mentre annotavo il Chronos dataset ho cercato molta documentazione per capire cosa fosse Kanesh. Nei documenti dell’epoca è definita come un “Karum”, che significa “porto“, ma non è sul mare o su un fiume. Era una sorta di paradiso fiscale percorso da carovane, in cui i mercanti portavano rame e stagno, gli Assiri potevano comprarli a basso costo, lavorarli e rivendere il bronzo in Mesopotamia. Con questa guerra commerciale (che non è una tattica ma un tipo di guerra) prendono il controllo su un’infrastruttura di produzione e distribuzione di metalli e armi che riforniva sia la Mesopotamia che le diverse dinastie d'Egitto. Il divario nella diffusione delle tattiche di guerra e delle tecnologie torna ad ampliarsi.
4. Cavalli, carri e talassocrazia
Tutto cambia verso il 1700 a.C. quando gli Ittiti, usando in battaglia carri trainati da cavalli, riprendono il controllo militare della Turchia. Da lì si espandono in Mesopotamia conquistando Babilonia verso il 1600 a.C. e, come potenza egemone nella regione, fanno accordi di pace con l’Egitto, che intanto era diviso sotto i governi degli Hyksos e si orientava anche verso il mediterraneo per ottenere il bronzo dalle popolazioni marittime, tra cui i Cretesi. Non sappiamo esattamente quando, ma proprio attorno al 1600 a.C. l’eruzione di Thera (odierna Santorini) provoca un violento tsunami che distrugge la società cretese e il suo probabile controllo sui commerci marittimi nel mediterraneo orientale. Da lì in poi gli Egizi iniziarono a procurarsi metalli e altri beni preziosi in altri modi, anche tramite la società nuragica degli Shardana, navigatori probabilmente originari della Sardegna, ma con basi in tutto il mediterraneo centrale, probabilmente allargatisi sulle rotte del mediterraneo orientale controllate precedentemente dai cretesi. Poi, Tra il 1500 e il 1350 a.C. la società Ittita attraversa una crisi interna in cui una fallimentare riforma della successione al trono scatena guerre civili e una grave instabilità politica. L’Egitto intanto aveva ritrovato la sua compattezza durante il nuovo regno e potenziato le proprie tattiche militari con i carri e i cavalli. Man mano che la nuova tattica militare si diffonde si assottiglia l’egemonia degli Ittiti, che verso il 1300 a.C. iniziano a usare armi di ferro. Lo scontro finale tra Egizi e Ittiti avviene nella battaglia di Qadesh del 1274 a.C., che ha un esito incerto e porta a un trattato di pace che somiglia a una tregua. Siamo al collasso dell’età del bronzo e le vie commerciali terrestri perdono importanza mentre le vie marittime nel Mediterraneo diventano sempre più strategiche.
5. Lo stesso pattern in Cina
Eserciti con cavalli e carri appaiono anche in Cina attorno al 1300 a.C. e determinano un cambiamento forte nella dinastia Shang. In particolare quel periodo vede la fine del sito manifatturiero di Erligang e diversi cambi di capitale a testimoniare un periodo di crisi, che finisce poi con il re Pan Geng che introduce l’aratro con trazione animale e rilancia l’agricoltura, iniziando il tardo periodo della dinastia Shang. Quando una innovazione passa da un utilizzo militare a uno civile abbiamo certamente un nuovo ciclo che riparte.
Dopo il collasso dell’età del bronzo i dati mostrano un lungo periodo dominato da una nuova tattica giocata sulle navi e sulle macchine da assedio. Ma questo lo vedremo meglio il prossimo lunedì.